Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 24 settembre 2025, s. Pacifico

News
La situazione di Gaza nel giorno della festa di san Pio in un messaggio di padre Gabriel Romanelli

a cura di Stefano Campanella, 23 set 2025

«La situazione in tutta la striscia di gaza è terribile particolarmente questi giorni». Lo ha detto padre Gabriel Romanelli, parroco della parrocchia cattolica della Sacra Famiglia in Gaza City, rimasto ferito nel bombardamento della sua chiesa, avvenuto nello scorso mese di luglio, costato la vita a tre fedeli, durante un video messaggio inviato a Padre Pio Tv in occasione della festa liturgica di san Pio da Pietrelcina e che verrà trasmesso alle ore 10,55.

 

Il video messaggio inizia con un riferimento alla ricorrenza odierna: «Carissimi, buona festa del Padre Pio. Sono e siamo molto devoti pure qua nella Striscia di Gaza e sempre gli chiediamo la sua intercessione il suo aiuto spirituale, pure per le cose pratiche». Quindi, padre Gabriel, ha spiegato: «I bombardamenti continuano dappertutto e le operazioni militari sono ogni giorno più vicine. Tante persone sono sfollate, sono partite dalla città di Gaza. Eravamo un milione e centomila persone. Si dice che circa 400 mila persone sono partite e altri stanno partendo, però la più parte vuole restare. Non so come continuerà tutta la situazione nella città. Le famiglie cristiane che sono rifugiate – ne abbiamo circa 450 persone – continuano a dire: “Padre, dove andare con bambini piccoli? Abbiamo tanti anziani, ammalati, persone a letto, prostrate, oltre ai bambini”».

Il video messaggio si conclude con un ringraziamento, un appello e un augurio: «Grazie della vostra preghiera, della vostra vicinanza e continuiamo a lavorare e a pregare per la pace, a convincere il mondo che la pace è possibile. Non è una utopia! Che la Madonna benedica tutti voi, pellegrini e amici del Padre Pio. Preghiamo per voi e desideriamo, allo stesso tempo, che abbiate una bella festa, una buona festa di Padre Pio». 

allegato: Comunicato Stampa


Una cosa non posso assolutamente sopportare ed è questo: se debbo fare io un rimprovero, sono sempre pronto; ma vederlo fare da un altro, no, non posso soffrirlo. Così vedere un altro umiliato o mortificato è per me insopportabile(T, 120).