Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 26 aprile 2025, s. Antonino

Ufficio Pellegrinaggi
Sacramenti

La celebrazione dei sacramenti è un momento di profonda grazia, che trova il suo contesto più benedetto, naturale e significativo all’interno della propria comunità parrocchiale, definita dalla Chiesa come “la famiglia di Dio, una fraternità animata dallo spirito d’unità”.

Coloro che desiderano vivere questo momento speciale esprimendo la loro devozione a San Pio da Pietrelcina e a Maria Santissima delle Grazie sono invitati, in spirito di comunione ecclesiale, a considerare attentamente l’importanza di celebrare i sacramenti nella propria parrocchia e a dialogare anzitutto con il proprio Parroco, seguendo le sue indicazioni e quelle della Diocesi di appartenenza.

Successivamente, sarà possibile contattare l’Ufficio Pellegrinaggi del Santuario per prenotare la celebrazione del sacramento, con l’auspicio che, ove possibile, il Parroco della famiglia possa essere il celebrante, a sottolineare il legame con la comunità di appartenenza.

Per ogni informazione, l’Ufficio Pellegrinaggi è raggiungibile al numero 0882.417500 o all’indirizzo email sacramenti@santuariopadrepio.it, dalle ore 08:00 alle ore 20:00 (dal lunedì alla domenica).

Inoltre, è possibile scaricare le indicazioni relative alla celebrazione dei sacramenti:

Ufficio Pellegrinaggi:
Tel. 0882.417500
Fax. 0882.417555
e-mail:sacramenti@santuariopadrepio.it


Col pensiero e nella confessione non si deve tornare alle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra costrizione Gesù le ha perdonate al tribunale della penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto in infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremmo certo potuto pagare senza il soccorso della tua clemenza divina: Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccare?... Torni, se ciò può essere motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di DIO: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimentoe dell'amore ( GF, 169 ).

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