Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 09 dicembre 2025, s. Valeria

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Santuario Santa Maria delle Grazie

PROCESSIONE DEL QUADRO DELLA  MADONNA DELLE GRAZIE
Il 31 agosto 2010, come tutti gli anni, il quadro della "Madonna delle Grazie" ha raggiunto in processione la Chiesa Madre "San Leonardo Abate" di San Giovanni Rotondo. Il quadro, un prezioso documento dell'iconografia della Madonna con Bambino, resterà in paese fino al 10 settembre 2010, giorno in cui il popolo di San Giovanni Rotondo, con una solenne processione, riconsegnerà simbolicamente la Madonna delle Grazie nelle mani dei Frati Minori Cappuccini che da anni la custodiscono nella Chiesetta Antica del convento. Il popolo di San Giovanni Rotondo è molto legato a quest'immagine sacra e negli anni si sono susseguite suppliche e ringraziamenti per gli scampati pericoli del terremoto, del colera, delle alluvioni, della carestia e per la persistente e frequente siccità...

Il quadro della "Madonna delle Grazie" (olio su tela, cm 150x95) è un'opera di fr Cesare Turco e Decio Tramontano, collocabile intorno alla metà del'500. Nasce come dipinto a tempera su tela sottile da stendardo e si presentava incollata sopra un supporto di così detto "Panforte", ossia su di un piano costituito da un telaio ligneo tamburato con masonite. Il tempo e gli eventi avevano ridotto il quadro in uno stato miserando: scolatura di cera bollente, più di cento fori di chiodi usati per fissare sull'Immagine la veste d'argento e gli ex-voto, restauri e rimpicciolimenti di scollatura e seno della Vergine.

In occasione della Incoronazione della Madonna, avvenuta il 02 luglio 1959, con la presenza di Sua Eminenza Card. Federico Tedeschini, Vittorio Federici, direttore del laboratorio di restauro dei monumenti, musei e gallerie pontificie nella Città del Vaticano, rivela i colori originali dell'immagine. Basta osservare il manto azzurro e la veste rossa della Vergine e il fondo di cielo. L'immagine restaurata ripristina l'originale scollatura e seno della Vergine, sia per rispetto dell'originale e sia per il valore simbolico e casto che l'artista ha inteso dare all'immagine così tradizionalmente venerata. Il S. Bambino sembra voler distribuire con le sue mani le grazie celesti, per mezzo della linfa del seno materno che fu alimentato alla sua umanità divina, con le celesti grazie sono divino alimento dell'umanità.

 


Insomma, non filosofeggiate sui vostri difetti e non replicate, proseguite francamente. No, Dio non saprebbe perdervi, mentre che per non perderlo voi persistete nelle vostre risoluzioni. Che il mondo rovesci, che tutto sia nelle tenebre, in fumo, in tumulto; ma Dio è con noi. Di che dunque temeremo? Se Dio dimora nelle tenebre e sul monte Sinai, tra i lampi e i tuoni, non dobbiamo essere contenti sapendo di essere vicino a lui? (FdL,46).

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