Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 11 novembre 2025, s. Martino di Tours

Le Figlie Spirituali
Di Tomaso Assunta

Assunta di Tomaso nacque à Casacalenda (CB) il 1º settembre 1894. Inserita fin da giovanetta nella comunità parrocchiale, svolse il incarico di catechista ed altre attività caritative. Sorella del Padre Paolino da Casacalenda, Superiore del convento di San Giovanni Rotondo dal 1914 al 1919, frequentò assiduamente la cittadina garganica, ospite gradita di alcune figlie spirituali di Padre Pio come Marietta Marasco, Rachelina Russo, Maria Pyle e Filomena Ventrella. Durante i suoi soggiorni a San Giovanni Rotondo, prestò caritatevoli servizi di assistenza agli alunni del collegio cappuccino e disegnò, con riconosciuta abilità, belle tovaglie per l'altare della piccola chiesa conventuale. Nel 1916 intrecciò rapporti epistolari con Padre Pio , che accettò di dirigerla nelle vie del spirito il 24 settembre dello stesso anno. (cf. Epist. III, 396-466). Dopo la morte dei genitori si trasferì a San Giovanni Rotondo, dove acquistò una casetta per rimanere vicino al venerato Padre. Nel 1947 fu compita da una grave malattia alle gambe che le impedì la deambulazione. Fu visitata spesso dai frati del convento, che le portavano la santa comunione. Ebbe anche la visita di Padre Pio, che il 16 marzo andò a confessarla. Morì il 17 maggio 1953.

Io veggo che tutte le stagioni dell'anno si trovano nelle anime vostre; che talora sentite l'inverno di molte sterilità, distrazioni, svogliatezze e noie; ora le rugiade del mese di maggio con l'odore dei santi fioretti; tra i calori del desiderio di piacere al nostro Sposo divino. Non rimane, dunque, se non l'autunno del quale non vedete voi i frutti; però occorre bene spesso che al tempo di battere le biade e di premere le uve, si trovino raccolte maggiori di quelle che promettevano le mietiture e le vendemmie. Voi vorreste che tutto fosse nella primavera e nell'estate; ma no, mie direttissime figliole, bisogna che sia questa vicissitudine così all'interno come nell'esterno. Nel cielo tutto sarà primavera quanto alla bellezza, tutto di autunno quanto al godimento, tutto di estate quanto all'amore. Non vi sarà alcun inverno; ma qui l'inverno è necessario per l'esercizio dell'abnegazione e di mille piccole ma belle virtù che si esercitano nel tempo della sterilità (FdL, 61).