Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 26 aprile 2024, s. Antonino

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Quaresima 2011

Rinati dall’ACQUA e dallo SPIRITO SANTO

« I l m i o v i v e r e è C r i s t o » (Fi l 1, 21)

Con il mercoledì delle Ceneri inizia il tempo forte della Quaresima, tempo di conversione e di grazia per tutti gli uomini di buona volontà.

Quest'anno, per il Santuario di San Pio da Pietrelcina, la Quaresima darà maggiore spinta nel cammino di riscoperta del dono del Battesimo. Siamo rinati dall'acqua e dallo Spirito Santo, pertanto bisogna camminare da uomini nuovi: «Ramméntati che per il battesimo ti sei spogliato dell'uomo vecchio e vestito del nuovo», ebbe a dire Padre Pio alla sua figlia spirituale Raffaelina Cerase in una lettera del 16 novembre 1914 (Epist. II, p. 234). Oggi dobbiamo sentire rivolte a noi queste parole.

Approfittiamo, dunque, carissimi di questo tempo; apriamo il nostro cuore alla Parola; lasciamo che lo Spirito Santo lavori dentro di noi fino a trasformare i nostri cuori di pietra in cuori di carne, cioè capaci di palpitare di gioia e di amore.

Se nei prossimi giorni sarai presso i luoghi di san Pio, non dimenticarti di preparare la tua sosta e il tuo tempo: c'è un itinerario spirituale anche per te, che ti aiuterà a vivere l'esperienza del pellegrinaggio come una vera opportunità di rinnovamento interiore.

Buon cammino verso la Pasqua.

In allegato il programma dell'evento.

allegato: Programma Quaresima 2011


Col pensiero e nella confessione non si deve tornare alle colpe accusate nelle confessioni precedenti. Per la nostra costrizione Gesù le ha perdonate al tribunale della penitenza. Là egli si è trovato dinanzi a noi e alle nostre miserie come un creditore di fronte a un debitore insolvibile. Con un gesto in infinita generosità ha lacerato, ha distrutto le cambiali da noi sottoscritte peccando, e che non avremmo certo potuto pagare senza il soccorso della tua clemenza divina: Tornare su quelle colpe, volerle riesumare soltanto per il dubbio che non siano state realmente e largamente rimesse, non sarebbe forse da considerare come un atto di diffidenza verso la bontà della quale aveva dato prova, lacerando egli stesso ogni titolo del debito da noi contratto col peccare?... Torni, se ciò può essere motivo di conforto alle anime nostre, torni pure il pensiero alle offese arrecate alla giustizia, alla sapienza, alla infinita misericordia di DIO: ma solo per piangere su di esse le lacrime redentrici del pentimentoe dell'amore ( GF, 169 ).

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