Vi dico, inoltre, di amare la Vostra abiezione; ed amare la propria abiezione consiste in questo, o figliole se voi siete umili, tranquille, dolci, confidenti nel tempo dell'oscurità e dell'impotenza, se voi, dico, non vi inquietate, non vi angustiate, se non vi turbate per tutto questo, ma di buon cuore, non dico già allegramente, ma dico francamente e costantemente abbracciate queste croci e state in queste tenebre, così facendo amerete la vostra abiezione, perché che cosa è l'essere oscuro e impotente (FdL,36).