Convento Santuario di San Pio da Pietrelcina, 14 May 2025, s. Mattia

I Figli Spirituali
Festa Cesare

Cesare Festa, avvocato genovese, cugino di Giorgio Festa, coltissimo ed intelligente, direttore del giornale «Il Caffaro», cuore nobile, generoso, pieno di vita e di lealtà, era uno degli esponenti di spicco della massoneria. Nel 1921 decise di far visita a Padre Pio. Dopo un breve istante di silenzio, Padre Pio lo prese per mano, lo fissò a lungo negli occhi e gli narrò la parabola del figlio prodigo. L'avvocato, confuso, si prostrò ai suoi piedi. Giunto a Genova, il neo convertito lasciò la massoneria ed entrò a far parte del Terz'Ordine Francescano. Visitò più volte Padre Pio, che lo accolse tra i suoi figli spirituali. Padre Pio gli scrisse due lettere con cui lo esortò a non arrossire del Cristo e della sua dottrina e a divenire sempre più buono, per meglio piacere al divin Salvatore (cf. Epist.IV,712s.).

Figliuolo, tu non sai cosa produce l'obbedienza: Ecco: per un sì, per un solo sì, fiat secundum verbum tuum, per fare la volontà di DIO, Maria divenne madre dell0'Altissimo, professandosi sua ancella, ma conservando la verginità che tanto a DIO ed a lei era cara. Per quel sì, pronunziato da Maria santissima , il mondo ottenne la salvezza, l'umanità fu redenta. Facciamo anche noi sempre la volontà di DIO e diciamo al Signore sempre di sì (FSI,32).

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